Riassunto: grazie allo stile di Nakai, anche il secondo capitolo riesce a mantenersi in seconda posizione, ma i successivi calano inesorabilmente, per via del fatto che la maggior parte dei lettori vota anche per "PCP" dandogli però un voto migliore. A causa dello stress Nanamine inizia a perdere anche la maggior parte dei propri collaboratori: tenta allora l'ultima strada per sfidare Ashirogi Muto, ma i due autori rifiutano.
Commento di Akemichan: Aspettavo di veder crollare Nanamine, e quindi non nascondo di aver provato un certo piacere nel leggere questo capitolo, tuttavia ritengo che gli autori abbiano ancora una volta sbagliato tempistica. Hanno tanto parlato del fantomatico "capitolo secondo" nel quale ci sarebbe stata la guerra con Ashirogi Muto, ed è stato risolto tutto in poche vignette. E' già la terza "sottosaga" che si apre con grandi premesse e che poi viene liquidata in poco tempo, senza nessun accenno a come nel frattempo i vari manga si siano sviluppati. Mi rendo conto che non dev'essere facile creare così tanti manga in uno solo, ma se hanno esaurito le idee, è ora che si dedichino alla trama principale (Miho è ormai sparita!) senza allungare le cose visto che non sembrano capaci di farlo perfettamente.
Commento di Stormchaser: Finalmente il castello di carte sembra crollare vistosamente! A quanto pare i lettori (ma non gli editor, esclusi due o tre) stanno punendo la scelta di quello là nel combinare idee di molte persone per realizzare un manga. E anche l'arrivo di Nakai (che riprende tutta la sua boria, pur riconoscendogli la capacità di disegnare ottimi fondali) non riesce a ritirare su la posizione del suo manga, che anzi continua a precipitare verso il basso. Come ultima risorsa prova a contattare Ashirogi, ma ovviamente ricevendo risposta negativa e allo stesso tempo altri 'utenti' abbandonano il suo 'staff'. Da l'idea di concludersi troppo velocemente questa miniserie, come lo scorso, quindi non so proprio dove vogliano arrivare gli autori.
Akemichan